Sterco – Puntata 2 del 14 Marzo 2018

   

Nell’agosto 2003 in Bolivia il governo ultraliberista guidato dal presidente Gonzalo Sànchez de Lozada presenta un piano di esportazione del gas naturale presente in abbondanza nel Paese verso gli Stati Uniti e il Messico.

Esplodono subito forti proteste che hanno come epicentro il popoloso sobborgo di El Alto, alla periferia della capitale La Paz. La città è abitata in prevalenza da indigeni di etnia Aymara e sono loro i protagonisti di una vera e propria “guerra” di resistenza nei confronti dell’esercito boliviano chiamato a reprimerli nel sangue. Il bilancio delle vittime è elevato (84), ma nonostante questo la rivolta, estesasi in un secondo momento in tutta la Bolivia, riesce ad ottenere non solo il rinvio del piano di esportazioni, ma porta alle dimissioni del presidente Lozada, costretto ad una rocambolesca fuga negli Stati Uniti.

La “guerra del gas” di El Alto non è stata solo una battaglia contro un progetto di estrazione e esportazione di una
risorsa primaria, ma è anche stata una battaglia per la rivendicazione e il riconoscimento delle popolazioni Aymara che abitano l’altipiano andino. I successi di queste mobilitazioni, unite ad altre vittorie dei movimenti sociali portano a far emergere un vero e proprio “potere indigeno” in grado di mettere in crisi i meccanismi consolidati del colonialismo. Pochi anni più tardi verrà eletto il primo presidente “indio” del Paese, Evo Morales, che da il là ad una storica riforma costituzionale incentrata sui diritti dei popoli originari e sul “Buen Vivir”.